Per una più grande Italia. Il cardinale Pietro
Maffi e la prima guerra mondiale di Giovanni Cavagnini
Il cardinale-arcivescovo di Pisa Pietro Maffi fu un
protagonista del primo Novecento italiano. Questo libro, frutto di ricerche
approfondite negli archivi e nella biblioteca di Maffi, traccia un profilo
politico e religioso della fase decisiva del suo episcopato: la prima guerra
mondiale, durante la quale egli divenne il simbolo del patriottismo cattolico.
I rapporti con il governo e il re, con l'esercito e il Vaticano, con il clero e
i fedeli della diocesi rivelano una personalità complessa, sospesa tra la paura
della rivoluzione e la volontà di rilanciare l'azione della Chiesa nella
società. Certo è che, al di là delle controversie e dei giudizi contrastanti
dei contemporanei, Maffi diede un contributo determinante al riavvicinamento
tra Santa Sede e Regno d'Italia, al punto che la firma dei Patti lateranensi
del 1929 può essere considerata come il coronamento della sua opera.
Storia e Gastronomia: in viaggio tra i Borboni,
a cura di Giuseppe
Fatati e Giuseppe Pipicelli
Partendo dal presupposto che la storia e la cultura dei
popoli passano attraverso la cucina, un gruppo di esperti in alimentazione
esamina quei piatti che dal Regno delle due Sicilie sono arrivati fino ai
giorni nostri. Un viaggio che coinvolge sette regioni italiane, e la cui morale
è che cucina, storia e tradizione sono legate indissolubilmente; il tramandarsi
le ricette, il ripetere riti, il condividere i segreti dell’arte culinaria sono
alla base della identità di intere nazioni. Dalla Parmigiana di melanzane alla
Pitta, le ricette “autentiche” che parlano di storia e solleticano il palato.
Nanne Chica, così i nipotini chiamano Federiga, cucina da
sempre per familiari e amici, mettendoci lo stesso garbo e la stessa passione
con cui gestisce insieme al marito una storica pescheria del centro di Pisa.
Cuoca non professionale, ma espertissima, ha raccolto negli anni alcune decine
di ricette di mare che permettono di imbandire un vero pranzo all'italiana, ma
anche di allietare la tavola con una semplice pietanza.
L'orto dei Semplici nell'eremo di Santa
Caterina a Rio nell'Elba, a cura di Fabiano
Camangi e Agostino Stefano
L'eremo di Santa Caterina, situato a Rio nell'Elba, ospita
dagli anni Novanta un orto dei semplici e un campo catalogo, strutture nate per
promuovere ricerche e iniziative sulla flora naturale e coltivata dell'Elba e
dell'arcipelago toscano, al fine di tutelarne la diversità ed evidenziarne gli
usi etnobotanici. La guida, realizzata dai BioLabs della Scuola Superiore
Sant'Anna di Pisa, dopo aver delineato la storia dell'eremo e i concetti di
base sulla biodiversità e il germoplasma, illustra una trentina di antiche
varietà di frutta elbana tra moracee, pomacee e drupacee. Arricchiscono la
guida vari approfondimenti sulla frutticoltura elbana, sul valore nutrizionale
e salutistico della frutta, e un primo approccio di analisi molecolare su
alcune varietà locali di melo e di pero. Altra sezione è dedicata alla
fitoalimurgia elbana, nella quale il lettore potrà esaminare numerose piante
spontanee e coltivate usate nell'alimentazione e in altri ambiti etnobotanici
come quello medicinale, veterinario ed artigianale. Infine, gustose ricette
della tradizione elbana, molte delle quali riadattate alla gastronomia moderna.
Fu una rivoluzione. Via bustini e corsetti, largo a guanti,
forbici e stivali come quelli logori, sudici di fango ma proprio per questo
amatissimi dipinti da William Nicholson per rappresentare la scrittrice inglese
Gertrude Jekyll. A metà Ottocento una fascinazione inarrestabile per il verde
iniziò a contagiare letterate, pittrici, architette, casalinghe del mondo
anglosassone le quali, spinte da una nuova, travolgente passione scelsero di
misurarsi col duro lavoro del giardinaggio. Un mondo che, per alcune di esse,
divenne fonte di affermazione e gratificazione personale, dando vita a inedite
competenze. La storia di sette donne illustri che scelsero di intraprendere
questa strada è raccontata da Paola Fanucci in questo volume. Un excursus,
riccamente corredato da illustrazioni, foto e documenti d'epoca, che dalla
scrittrice inglese Jane Webb Loudon, autrice nel 1842 di un testo, Botany for
Ladies, che la consacrò come pioniera di un nuovo giardinaggio "al
femminile", arriva alla quasi contemporaneità dell'americana Rachel
"Bunny" Lambert Mellon, ricercatrice, filantropa e collezionista
d'arte, scomparsa ultracentenaria nel 2014. Nel mezzo, figure come Vita
Sackville-West, poetessa e scrittrice del gruppo di Bloomsbury, alla quale
Virginia Woolf dedicò il suo Orlando, o la prima donna premiata con il
Pulitzer, la newyorchese Edith Wharton, autrice nel 1920 di un bestseller
immortale come L'età dell'innocenza, di cui il libro riscopre un volto
affascinante quanto poco noto. Gaia Rau
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