martedì 4 aprile 2017


Qualcosa sui Lehman : romanzo/ballata di Stefano Massini
La storia, in parte tristemente nota, è quella della Lehman Brothers, società finanziaria fondata a metà dell'Ottocento e catastroficamente fallita nel 2008, dando il via al crack dell'economia mondiale.


I Lehman raccontati da Massini sono i protagonisti di un'epopea familiare che ruota intorno a tre fratelli ebrei, ai figli e ai nipoti, ma la trascende in una dimensione simbolica infinitamente più grande. La parabola dei Lehman è l'epitome del capitalismo occidentale, della finanza globale del Terzo Millennio, che cresce a dismisura, sforna denaro, lo mangia, lo vomita, lo rimangia, e finisce per divorare se stessa. È la filosofia del nostro tempo, e del nostro universo economico irrimediabilmente banco-centrico. Il primo dei tre fratelli, Henry, sbarca a New York l'11 settembre 1844 (gli altri due lo seguiranno poi). Arriva da un villaggio della Germania, dopo una lunga traversata in mare. Da lì, materialmente, i Lehman entrano «dentro il carillon chiamato America». La ballata dei Lehman, che è anche la nostra ballata, attraversa 160 anni di storia. La piccola storia degli uomini, che incrocia la grande storia del mondo (dalla Guerra di Secessione ai due conflitti mondiali, dall'assassinio di Kennedy al Vietnam). La narrazione abbraccia tre generazioni, alle quali corrispondono tre fasi della vita della Lehman e dunque tre stadi evolutivi del capitalismo. La prima fase, Tre fratelli, è quella classica, pionieristica, dove lo spirito d'intrapresa di una famiglia askenazita porta i suoi protagonisti a fare ciò che sanno fare meglio: tuffarsi nel vasto mare degli affari. È lo stadio in cui il denaro è ancora importante per il suo valore d'uso, e serve a scambiare merci: cotone, petrolio, caffè. La seconda fase, Padri e figli, coincide con la modernizzazione industriale: il sistema bancario diventa strumento per finanziare le infrastrutture, a partire dalle ferrovie. Wall Street diventa il luogo dove piazzare obbligazioni, non solo ad altre banche, ma anche alla gente comune. È l'epifania della finanza di carta: il denaro comincia ad allontanarsi dal prodotto, e ad assumere la forma eterea di un fissato bollato. Si arriva così alla terza fase, L'Immortale, nella quale il denaro compie l'ultima metamorfosi: diventa pura astrazione, merce esso stesso, utile solo a creare altro denaro. Attraverso questo processo di contemporanea sacralizzazione e "spersonalizzazione", il denaro si suicida, generando la Grande Crisi del '29. … Nella famiglia il crescendo di successi è minato da un intimo tarlo che corrode i sentimenti e i comportamenti e corrode al contempo tutta la società: il culto del vitello d’oro, il culto del dio denaro. … Qualcosa sui Lehman è un progetto letterario multiforme sia per scelte narrative che per tematiche. Da una parte abbiamo un testo mastodontico (ben 773 pagine) scritto in forma di ballata e raccontato da un narratore onnisciente in cui scelte linguistiche della tradizione classica si accostano a forme di narrazione moderne quali la graphic novel.

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