Confessioni di un ciclista mascherato di Anonimo ; con la
collaborazione di Antoine Vayer
L'autore di questo libro è un
corridore di alto livello, che ha preso parte con successo a tutti i grandi
Giri - Francia, Italia, Spagna -, alle Olimpiadi e a tutte le classiche più
importanti. Ha raccontato la sua storia ad Antoine Vayer, ex allenatore professionista,
ora giornalista di spicco, già collaboratore di Le Monde e Libération,
considerato uno dei più grandi conoscitori di questo mondo. Il motivo per cui
il ciclista deve restare anonimo è facile: è ancora in attività e non vuole
restare disoccupato. Perché quel che racconta non fa piacere a nessuno.
Un girone infernale, così viene
descritto il sistema del ciclismo professionistico. Il carrozzone festante
delle gare, i tifosi lungo le strade e tutta l'epica che accompagna le tappe
sono solo uno scenario, dietro cui si svolgono i veri giochi. Molto di quello
che va in scena è concordato, sia all'interno delle squadre che tra corridori
di squadre avversarie. I ruoli, dal leader al gregario alla nuova promessa, e a
volte i risultati, sono spesso assegnati preliminarmente e ben poco è lasciato
al caso. I ciclisti, vittime e complici di questo sistema, sanno che la
carriera ad alti livelli dura poco, un anno vale due per loro, e che non ci
vuol molto a venire estromessi dal gioco e perdere valore. Per questo la
concorrenza è spietata e ogni atleta è disposto a qualunque sacrificio per
restare al top. Vita famigliare, divertimento, vacanze, amicizie, la vita del
ciclista è una rinuncia continua. Compresa la salute, perché il doping è dato
per scontato da tutti, ciclisti, manager, sponsor. Sono gli stessi che, quando
qualcuno viene beccato, gridano allo scandalo. Non lascia nulla
all'immaginazione, l'autore. Con aneddoti personali e una scrittura diretta che
chiama le cose con il loro nome, prende forma un mondo oscuro fatto di
scommesse, compravendite - si impara anche a leggere certi gesti che si vedono
tra i ciclisti nelle grandi gare - enormi e non sempre puliti giri di soldi,
egoismi, ipocrisie, invidie. E molta paura.
Nessun commento:
Posta un commento