martedì 16 maggio 2017

La casa verde di Mario Vargas Llosa


Nella Casa Verde i due poli geografici sono la costa peruviana e la selva amazzonica. In Vargas Llosa la storia del suo popolo e del suo paese è ricuperata al livello di mito simboleggiato dalla Casa Verde, il postribolo le cui vicende coincidono con la storia della città di Piura e dei suoi abitanti. Ma il mito implica una rottura del tempo storico e della logica dei fatti che Vargas Llosa compie con un procedimento, continuamente interrotto, di messa a fuoco "a ritroso". Passato e presente si confondono nei tempi della narrazione, e a poco a poco il lettore va scoprendo frammenti di verità e profili di personaggi che si sovrappongono per raccontare una storia. Che è quella della trasformazione violenta di Piura, piccolo centro di provincia dedito all'agricoltura e al commercio del bestiame, in una grande e tumultuosa città moderna. E' un processo inesorabile che travolge con automobili, grattacieli e fabbriche, gli abitanti e i costumi più radicati. Ora che persino la Mangacheria, l'agglomerato di capanne ai margini della città, variopinto crogiolo di razze e di miserie, dove sorgeva l'originaria Casa Verde, è diventato uno squallido suburbio, la vecchia Piura e i suoi personaggi, don Anselmo, padre Garcia, il dottor Zevallos, la Santera Domitilla, sono frammenti di una storia ricostruibile solo per evocazione, nei modi e nelle cadenze della mitologia popolare. La Casa Verde è però anche metafora dell'altro polo geografico, l'Amazzonia, immensa distesa di acque e foreste dove la colonizzazione non riesce a fissare che alcuni avamposti: le missioni e le guarnigioni militari.

Avanzò nella densa atmosfera verso la città che si cominciava a scorgere sull'altra riva, luccicante come uno specchio. Attraversò l'unica strada di Castilla, ancora deserta e, quando arrivò al Viejo Puente, scese di sella. Rimase qualche secondo ad osservare le costruzioni dell'altra sponda, le strade lastricate di ciottoli, le case coi balconi, l'aria satura di granelli di sabbia che cadevano mollemente, la torre massiccia della cattedrale con la campana rotonda color fuliggine e, verso nord, le macchie verdastre dei poderi che seguono il corso del fiume verso Catacaos.





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