Il burocrate e il marinaio : la sanità toscana e le tribolazioni degli inglesi a Livorno nel 17. secolo di Carlo M. Cipolla
La storia del porto di Livorno tra il XVI e il XVIII secolo e delle sue misure per prevenire il male del
secolo, ossia la peste.
«In base alle
loro categorie logiche gli inglesi consideravano le pratiche sanitarie toscane
come degli inutili e costosi perditempo. Ne conseguiva che disattenderle non
pareva loro peccato tanto grave. Era invece convinzione delle autorità
sanitarie livornesi che con la “nazione inglese” così come con quella olandese
“è bene andare circospetti, massime che in quelli Paesi non sogliono essere mai
del tutto netti”».
Oltre che con i corsari della
Barberia, con i turchi, gli
spagnoli, i francesi e gli olandesi,
quei grandi dominatori dei mari che
erano gli inglesi durante il XVII
secolo si trovarono alle prese con
gli ostacoli e le idiosincrasie della burocrazia sanitaria toscana impiantata a
Livorno, il porto su cui si
imperniava la loro attività nel Mediterraneo. Cipolla narra qui un importante capitolo di storia
economica europea, mettendo a fuoco nella sua
analisi acuta un profondo
contrasto culturale.
Repertorio dei matti della città di
Livorno, a cura di Paolo Nori
“Forse ogni
città dovrebbe possedere un repertorio dei pazzi, così come di ogni città
esistono le guide dei ristoranti e degli alberghi”.
Nel 2016 Nori ha tenuto a Livorno uno stage che si è concluso con la scrittura
collettiva di storie minime di ordinaria follia della città, un testo
originalissimo interamente dedicato alla stravaganza delle genti labroniche.
Nel libro trovano il loro “spazio
letterario” personaggi storici della città come Cutolo, il Pelagatti, Mario del Riovero, lo Sceriffo, il Nocchi e
accanto a queste strambe figure popolari affiorano anche personaggi toccati da barlumi di grande genio creativo, artisti veri e propri
come Modigliani o Piero Ciampi. Non manca
la gente comune, come “quella che aveva
la fissa delle pulizie e se la
chiamavi la domenica pomeriggio per proporle un cinema ti
diceva - Scusa ma non posso, devo
dare una sistemata a bagno e pavimenti,
perché domani viene la Pamela
a pulire”. O quello “che passava le giornate affacciato alla
finestra aspettando un incidente”.
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