Camerun, 1931. A nove anni, la piccola Sara viene
strappata alla madre e mandata a Mont Plaisant per diventare una
delle mogli del sultano Njoya, sovrano illuminato dei bamun, custode
della raffinata cultura del suo popolo. Ma il triste destino di Sara
prende una svolta ancora più imprevedibile: Bertha, la levatrice
incaricata di prepararla all'incontro con il sovrano, rivedendo in
lei Nebu, il figlio perduto, decide di camuffarla da ragazzo. E sotto
spoglie maschili la bambina si ritrova a vivere nel cuore di una
corte in declino, mentre il resto del mondo si prepara a fronteggiare
la Seconda guerra mondiale. Settant'anni più tardi, a Yaoundé
compare una ragazza di nome Bertha, che dopo aver studiato negli
Stati Uniti è tornata nella terra natale per alcune ricerche sul
nazionalismo camerunese. Risentire quel nome è una scossa per Sara
che, ormai anziana e isolata da decenni, è finalmente pronta a
raccontare la sua storia. Una storia ricca di avvenimenti, che
Patrice Nganang narra mescolando personaggi storici e di fantasia:
dal sultano Njoya, mecenate di una colonia di artisti, a Charles
Atangana, istrionico contraltare del sovrano, fino a Joseph Ngono,
lettore all'università di Berlino, di nuovo a casa dopo anni di
«esilio». "Mont Plaisant" e il primo capitolo di
un'incantata trilogia sul Camerun nel periodo tra le due guerre. Un
romanzo sulla memoria, sul potere e le devastazioni del colonialismo,
che offre - tra realtà e finzione - un toccante affresco del paese
prima della presenza francese.
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