venerdì 11 agosto 2017

La dieta Low Fodmap per sgonfiare la pancia: da una ricerca scientifica su cibo e flora intestinale di Enrico S. Corazziari
Il professor Enrico S. Corazziari, gastroenterologo dell'università la Sapienza di Roma,  ha sottoposto persone che soffrono di sindrome dell'intestino irritabile a una dieta a basso apporto di FODMAP (sostanze che, più sono presenti nella dieta, più vengono fermentate nel nostro intestino), dimostrando l'efficacia di questo regime alimentare contro un disturbo che affligge più del 15% della popolazione. In questo libro Corazziari ripercorre il vissuto di un'ideale protagonista alle prese con i classici tentativi per sgonfiare la pancia, dai test delle intolleranze alle diete propagandate come risolutive: tutti si rivelano inutili perché non scientificamente provati. Meglio affrontare il problema a partire da un'evidenza medica: chi è affetto da sindrome dell'intestino irritabile soffre per la fermentazione di alcuni nutrienti in maniera differente dagli altri. Solo regolando l'ingestione di questi nutrienti sarà possibile tenere la sindrome sotto controllo.
Alimenti ad alto contenuto di FODMAP: latte di mucca, di capra, formaggi freschi e morbidi, mele, pere, conserve di frutta e succhi, carciofi, asparagi, broccoli, legumi in genere, frumento, segale, se consumati in grandi quantità anche pane e pasta, biscotti, miele, fruttosio, sorbitolo e xilitolo.

Alimenti a basso contenuto di FODMAP: latte di soia, di riso, formaggi stagionati e duri, banane, mirtilli, arance, uva, melone, frutti rossi, sedano, peperoni, insalata, lcipolle, zucchine, carote, riso (meglio se integrale), farro, quinoa, grano saraceno, amaranto, sciroppo d’acero e saccarosio.

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