La dieta Low
Fodmap per sgonfiare la pancia: da una ricerca scientifica su cibo e flora
intestinale di Enrico S. Corazziari
Il professor Enrico S. Corazziari, gastroenterologo
dell'università la Sapienza di Roma, ha
sottoposto persone che soffrono di sindrome dell'intestino irritabile a una
dieta a basso apporto di FODMAP (sostanze che, più sono presenti nella dieta,
più vengono fermentate nel nostro intestino), dimostrando l'efficacia di questo
regime alimentare contro un disturbo che affligge più del 15% della popolazione.
In questo libro Corazziari ripercorre il vissuto di un'ideale protagonista alle
prese con i classici tentativi per sgonfiare la pancia, dai test delle
intolleranze alle diete propagandate come risolutive: tutti si rivelano inutili
perché non scientificamente provati. Meglio affrontare il problema a partire da
un'evidenza medica: chi è affetto da sindrome dell'intestino irritabile soffre
per la fermentazione di alcuni nutrienti in maniera differente dagli altri.
Solo regolando l'ingestione di questi nutrienti sarà possibile tenere la
sindrome sotto controllo.
Alimenti ad alto contenuto di FODMAP: latte di mucca, di capra, formaggi
freschi e morbidi, mele, pere, conserve di frutta e succhi, carciofi, asparagi,
broccoli, legumi in genere, frumento, segale, se consumati in grandi quantità
anche pane e pasta, biscotti, miele, fruttosio, sorbitolo e xilitolo.
Alimenti a basso contenuto di FODMAP: latte di soia, di riso, formaggi
stagionati e duri, banane, mirtilli, arance, uva, melone, frutti rossi, sedano,
peperoni, insalata, lcipolle, zucchine, carote, riso (meglio se integrale),
farro, quinoa, grano saraceno, amaranto, sciroppo d’acero e saccarosio.
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