I fantasmi
dell'Impero di Marco Consentino, Domenico Dodaro, Luigi Panella
In
Africa Orientale Italiana, fra il 1937 e il 1938, l'Impero da poco proclamato è
ufficialmente "pacificato". In realtà più di prima infuria la guerra
coloniale, anche con l’impiego dei gas, contro gli arbegnoch, i
patrioti, ed è tanto più feroce quanto più incapace di successi. Ci sono
violente rivolte, in particolare nella ampia regione nord-occidentale dell'Etiopia,
al cui vertice per volontà di Benito Mussolini è posto come Governatore il
generale Alessandro Pirzio Biroli. Una serie di relazioni riservate dei
Carabinieri additano come causa della rivolta la condotta di un capitano,
Gioacchino Corvo, che avrebbe organizzato delle brutali esecuzioni che hanno
esasperato la popolazione locale. A indagare il suo operato, a scoprire la
verità, viene chiamato un magistrato militare, assistito da un sottotenente. I
due, Vincenzo Bernardi e Vittorio Valeri, inizieranno così un viaggio
attraverso l'Impero, una vera e propria discesa agli inferi tra imboscate (per
mano amica), piogge di gas micidiali (il famigerato Trattamento C) cadute dal
cielo come castighi biblici in spregio a ogni convenzione umanitaria
internazionale, teste mozzate, genitali strappati ai caduti sul campo (niente
prigionieri). Questa è la guerra pubblica. Poi c’è quella privata delle camicie
nere: ragazzine stuprate e finite con un colpo di grazia alla testa un attimo
dopo aver ottenuto la soddisfazione carnale; violentatori a loro volta puniti
con eloquente teatralità dagli indigeni: «Impiccato alle sue budella l’uomo
soffocò lentamente». La
missione di Vincenzo Bernardi e Vittorio Valeri diventa una dettagliata
cronistoria di intrighi, vendette, tradimenti, battaglie. Intorno a loro si
sfalda il sogno imperiale e inizia a consumarsi il fascismo stesso, che proprio
nelle colonie scopre il tragico limite delle proprie illusioni.
Marco
Consentino, funzionario della Camera, Domenico Dodaro e Luigi Panella,
avvocati, - partendo dal ritrovamento di un fascicolo destinato a rimanere
sepolto tra le carte del fu Ministero dell’Africa italiana - scrivono con
questo romanzo una delle pagine più ignominiose del fascismo.
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