martedì 14 marzo 2017

Il filosofo : una storia in sei figure di Justin E. H. Smith
Il saggio si propone di rispondere alla domanda «che cos’è la filosofia» in un modo piuttosto originale. Smith è uno storico della filosofia e cerca dunque di arrivare a una qualche definizione della filosofia, o per meglio dire, a una messa in discussione dei diversi tentativi di definirla, attraverso una prospettiva che consenta di mettere in evidenza la molteplicità delle forme e delle pratiche che la filosofia ha assunto e può assumere. La curiosa, il saggio, il polemico, l’asceta, il mandarino e il cortigiano – le sei figure nelle quali si articola il percorso del libro, delle quali vengono mostrati esempi concreti sia sul piano storico sia attraverso alcuni espedienti narrativi – sono modi diversi attraverso cui ha preso forma, nella storia, la pratica concreta della filosofia. Una pratica che si mostra refrattaria a rigide determinazioni disciplinari, alla possibilità di essere ricondotta dentro forme discorsive specifiche definite e rigorose e dunque alla costruzione di una comunità di ricerca omogenea. Da qui Smith riesce a discutere il rapporto fra filosofia e ricerca empirica, fra filosofia e poesia, tra filosofia e scrittura, tra il modo in cui la filosofia si è sviluppata dalla Grecia fino a oggi e esperienze di pensiero a essa avvicinabili, anche se altre rispetto al canone della filosofia occidentale. Muovendosi liberamente tra Oriente e Occidente, dall'Europa di Aristotele, Leibniz e Nietzsche all'Arabia di al-Sidyaq, l'India di Siromani o l'America della tribù Mohawk, l’autore ridefinisce così cos'è, e cosa non è, la filosofia.









Il risultato è allo stesso tempo un'introduzione non convenzionale alla storia della filosofia e un'esplorazione originale di ciò che la filosofia è stata, e forse potrebbe diventare nuovamente. Attraverso casi di studi storici, inserti autobiografici e divagazioni para narrative, l'autore individua e analizza aspetti del lavoro filosofico dimenticati o trascurati, per dimostrare quanto la filosofia sia un'attività universale molto più ampia e inclusiva di quanto in genere oggi si pensi.

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