Il filosofo : una storia in sei figure di Justin E. H. Smith
Il saggio si propone di rispondere alla domanda «che cos’è la
filosofia» in un modo piuttosto originale. Smith è uno storico della filosofia
e cerca dunque di arrivare a una qualche definizione della filosofia, o per
meglio dire, a una messa in discussione dei diversi tentativi di definirla,
attraverso una prospettiva che consenta di mettere in evidenza la molteplicità
delle forme e delle pratiche che la filosofia ha assunto e può assumere. La
curiosa, il saggio, il polemico, l’asceta, il mandarino e il cortigiano – le
sei figure nelle quali si articola il percorso del libro, delle quali vengono
mostrati esempi concreti sia sul piano storico sia attraverso alcuni espedienti
narrativi – sono modi diversi attraverso cui ha preso forma, nella storia, la
pratica concreta della filosofia. Una pratica che si mostra refrattaria a
rigide determinazioni disciplinari, alla possibilità di essere ricondotta
dentro forme discorsive specifiche definite e rigorose e dunque alla
costruzione di una comunità di ricerca omogenea. Da qui Smith riesce a
discutere il rapporto fra filosofia e ricerca empirica, fra filosofia e poesia,
tra filosofia e scrittura, tra il modo in cui la filosofia si è sviluppata
dalla Grecia fino a oggi e esperienze di pensiero a essa avvicinabili, anche se
altre rispetto al canone della filosofia occidentale. Muovendosi liberamente
tra Oriente e Occidente, dall'Europa di Aristotele, Leibniz e Nietzsche
all'Arabia di al-Sidyaq, l'India di Siromani o l'America della tribù Mohawk,
l’autore ridefinisce così cos'è, e cosa non è, la filosofia.
Il risultato è allo stesso tempo un'introduzione non
convenzionale alla storia della filosofia e un'esplorazione originale di ciò
che la filosofia è stata, e forse potrebbe diventare nuovamente. Attraverso
casi di studi storici, inserti autobiografici e divagazioni para narrative,
l'autore individua e analizza aspetti del lavoro filosofico dimenticati o
trascurati, per dimostrare quanto la filosofia sia un'attività universale molto
più ampia e inclusiva di quanto in genere oggi si pensi.
Nessun commento:
Posta un commento