martedì 14 marzo 2017

Primavere e autunni di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte                                             Fumetto

Matteo Demonte è nipote di Wu Li Shang, arrivato a 26 anni alla stazione Centrale un giorno del 1931 con un bagaglio di cravatte e bigiotteria e l’indirizzo di un suo compaesano che, partito dieci anni prima, aveva organizzato nel capoluogo lombardo un giro di venditori ambulanti. Ripercorrendo la vita del nonno materno, che nella Milano delle case di ringhiera e del bucato alle fontane pubbliche 


conosce e sposa la sarta Giulia Bazzini, con cui farà tre figli, Demonte racconta la storia di una comunità che oggi si è arricchita dei nipoti e bisnipoti di quei primi immigrati e delle migliaia di nuovi arrivati. La vita di questa famiglia ibrida si srotola attraverso decenni di enormi trasformazioni per l’Italia e per la Cina. Una storia che procede su un doppio binario e alterna le vicende italiane a quelle della Cina nazionalista prima e di quella comunista poi: dalle leggi razziali, che vietano i matrimoni misti al dopoguerra, quando gli ex ambulanti si mettono in proprio e si avviano verso il boom economico. Dagli anni sessanta, quando i bambini italocinesi cominciano a trascorrere le vacanze estive nella colonia organizzata da padre Andrea, arrivato anche lui dalla Cina, agli anni di piombo, che coincidono con la vecchiaia di Wu. 

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