venerdì 7 aprile 2017



L'ascolto gentile : racconti clinici di Eugenio Borgna
Eugenio Borgna, nel corso della sua lunga carriera, ha incontrato molte vite: in manicomio, in clinica, in ospedale, nel proprio studio. Ha ascoltato la loro voce fragile e si è fatto carico di paure, angosce e speranze. Ha cercato di porre un argine al dolore attraverso il dialogo, l'ascolto, l'immedesimazione con l'altro. In queste pagine ricorda alcuni racconti clinici e lo fa sia con la razionalità e la conoscenza del medico, sia con i sentimenti e il calore umano dell'uomo consapevole che la psichiatria, oltre ai farmaci, ha bisogno della comprensione, della vicinanza e anche della poesia se vuole guardare negli abissi insondabili dell'interiorità. I suoi non sono i racconti di sei pazienti ma di sei donne; donne che provengono da differenti situazioni sociali e familiari ma che condividono un comune sconforto. C'è Francesca che vive la sua depressione all'ombra del senso di colpa per il suicidio di una persona cara. C'è Maria Teresa che non riesce ad accettare la malattia incurabile dell'unica figlia. E Anna che non conosce altro mondo al di fuori di una psicosi che sfalda spazio e tempo davanti ai suoi occhi. E ci sono Margherita, Angela, e la sorella Valeria, prigioniere della dissociazione mentale. Borgna si avvicina alle loro storie con delicatezza e partecipazione, stando attento a rispettarne le parole ma anche i silenzi e le esitazioni. E interpretando conversazioni terapeutiche, diari e lettere dà vita a ritratti intensi, tratteggiati con una scrittura emotiva, capace, come nessun'altra, di cogliere le più profonde incrinature della mente e del cuore umano.




Vita con Lacan di Catherine Millot
“Ci fu un tempo in cui ero convinta che Lacan sapesse tutto di me. Mi sentivo trasparente davanti a lui. Non avere nulla da nascondere mi dava una libertà totale, ma non solo. Una parte essenziale del mio essere era affidata a lui, che la proteggeva, io non me ne occupavo. Ho vissuto anni al suo fianco in questa leggerezza.”
Attraverso i luoghi che hanno esplorato insieme e le persone che hanno frequentato, Catherine Millot racconta l’“altro” Lacan, quello dei viaggi in Italia, a Roma e a Venezia, il Lacan delle gite in macchina  che guida senza tenere conto del colore dei semafori, o quello dei tuffi nella piscina di Guitrancourt in ogni stagione e con qualsiasi tempo. In questo testo elegante e delicato il lettore sarà sorpreso di scoprire, dietro lo psicoanalista Lacan, un uomo generoso, seducente, senza pregiudizi e molto semplice nei rapporti con gli altri.



Palestina 1927 nelle fotografie di Luciano Morpurgo
1927, in Palestina c'è il protettorato britannico; con la Grande Guerra e il conseguente dissolvimento dell'Impero Ottomano, è subentrato un periodo pacifico, che lascia ben sperare. Luciano Morpurgo, askenazita, appartenente alla buona borghesia ebraica di Spalato, noto editore dell'epoca, nonché fotografo, decide di partire per la Palestina con il suo amico, il geografo Roberto Almagià; il viaggio viene organizzato dalla Fondazione per le Ricerche geografiche. Oltre la Palestina visitano anche l'Egitto e la Transgiordania. Circa mille sono le foto che rimangono di quell'esperienza e che sono conservate nel Fondo Morpurgo presso l'ICCD. Sono foto che colpiscono per quell'assenza di conflitti etnici, che oggi alla luce di quanto accade in quelle terre, sorprendono. Una vita tranquilla, senza morte e sangue, dunque è possibile. E gli attori di questo momento magico sono donne e uomini, ebrei e arabi, ritratti nell'attimo che vive ancora e si immerge nel nostro presente, rendendo possibile oltre ai giochi di luci, sogni straordinari. Oggi più che mai quel breve lasso di tempo è da considerarsi una vera eccezione, che rende le fotografie di Morpurgo quasi uniche: offrono della regione un'immagine priva di conflitti etnici, ma lasciano anche trasparire le tensioni latenti e le contraddizioni generate dalla vicinanza di tante genti diverse.


Sana'a : voci dalla capitale dello Yemen, fotografie di Rosetta Messori; testi di Angela Di Maria
Il primo sguardo che si posa su San'a è un fotogramma che impressiona la mente e il cuore: un'aspirazione al cielo in cui decine di minareti e splendide costruzioni si slanciano in una sfida verso l'alto. Coglierne il dettaglio magistralmente incastonato nel complesso disegno e accompagnarlo al racconto corale delle sue tradizioni: da questa aspirazione nasce l'idea di un libro fotografico che raffiguri Sana in una dimensione temporale rarefatta e che dia voce alle storie della sua gente. Il libro si propone come un percorso di esplorazione della città, un viaggio in una terra incantata che diviene la scenografia, il palcoscenico su cui gli abitanti del luogo, interpretando se stessi, svelano la magia della città.



Terre spezzate : il grande caos del mondo arabo di Scott Anderson e Paolo Pellegrin
Terre spezzate. Il grande caos del mondo arabo è la versione integrale e ampliata del reportage di Scott Anderson e Paolo Pellegrin. Il reportage è stato prodotto per il New York Times, che lo ha pubblicato il 14 agosto 2016 in un numero speciale del magazine interamente dedicato. Il quotidiano La Repubblica nello stesso giorno ha riservato ben 32 pagine allo stesso servizio. Entrambe le pubblicazioni hanno rappresentato una nuova modalità di inchiesta, mai realizzata prima con questa ampiezza, che ha segnato un riferimento assoluto e da quel momento imprescindibile di eccellenza giornalistica.



Dall’aprile 2015, lo scrittore Scott Anderson e il fotografo Paolo Pellegrin hanno intrapreso una serie di lunghi viaggi in Medio Oriente. Avevano già documentato, separatamente e insieme, un ampio ventaglio di conflitti avvenuti in quella regione nel corso dei precedenti vent’anni. La speranza in questa nuova serie di viaggi era acquisire una maggiore comprensione della “Primavera araba” e del suo seguito, generalmente tetro. Quando la situazione continuò a deteriorarsi nel corso del 2015 e del 2016, i loro viaggi si sono estesi alle isole della Grecia – che sostenevano il peso maggiore dell’esodo di migranti dall’Iraq e dalla Siria – fino alla linea del fronte dell’Iraq settentrionale, dove la battaglia contro l’Isis era combattuta più intensamente.
Il libro Terre spezzate presenta il risultato di questo progetto sotto forma di sei racconti individuali dal Kurdistan alla Libia che, intrecciati con i fili più spessi della storia, compongono un vivido arazzo di un mondo arabo in rivolta: 1972-2003 Le origini, 2003 2011 La guerra in Iraq, 2011-2014 Primavere arabe, 2014-2015 L’ascesa dell’Isis, 2015-2016 L’esodo, 2016 Epilogo. 
Un reportage di approfondimento, d’immagini e parole, che conferma e rinnova la grande tradizione del fotogiornalismo che vedeva lavorare insieme giornalisti “di penna” e di “immagine”,


Girl runner di Carrie Snyder
Girl runner è la storia dell’infinita forza di una donna. Prendendo spunto da un fatto realmente accaduto, l’autrice Carrie Snyder ha elaborato una narrazione che si ispira alle famose “Imbattibili sei”, ovvero le Matchless six, come furono chiamate le ragazze della squadra di atletica canadese che parteciparono alle Olimpiadi di Amsterdam nel 1928, anno in cui per la prima volta le donne poterono partecipare ad alcune gare.

Chi si ricorda più di Aganetha, 104 anni, che nel 1928 fu medaglia d'oro, per il Canada, alle Olimpiadi di Amsterdam? Eppure due giovani vanno a visitarla nella casa di riposo dove vive, desiderosi di interrogarla sulla sua carriera sportiva. "Aggie" deve dunque immergersi nel suo avventuroso passato e rivivere l'infanzia, le storie d'amore, la lotta per diventare una donna indipendente. Nella sua memoria passano le devastazioni della Grande guerra, l'influenza spagnola, la dolce vita degli anni Venti e il terribile decennio dei Trenta. A mano a mano che si addentra nei ricordi, però, scopre che i due giovani non sono quel che dicono di essere, e conoscono un segreto che lei non aveva mai rivelato.



Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut
Il protagonista di Aspettando Bojangles è un bambino, figlio di un amore folle tra due genitori folli. Il padre, che di mestiere faceva “l’apritore di garage” grazie all’amicizia con un senatore, amava chiamare la madre ogni giorno con dei nomi diversi. Non perché fosse stanco di lei, anzi! Amavano scherzare così, con questo modo di reinventarsi ogni giorno per amarsi ogni giorno come fosse la prima volta. Marylou, Renée, Joséphine, e ogni 15 febbraio Georgette. Sì, perché l’anniversario degli innamorati per loro non era il 14 febbraio, ma il 15 e ogni momento della loro vita. Si amavano di un amore forte e sincero e dal loro amore era nato questo bambino, che per la madre non era né bambino né adulto, ma il personaggio di un romanzo cui chiedeva di raccontare le storie quando la vita, con i suoi inganni, la rendeva triste. Lui viveva due vite parallele: la prima a casa, con gli adulti che sorseggiavano i cocktail e fumavano e ballavano sino all’alba, quando poi crollavano stremati su ogni angolo della casa; l’altra a scuola, con gli altri bambini della sua età, con cui fingeva di avere una vita normale. Lui amava solo la sua prima vita, anche se si rendeva conto che non era poi così comune che un bambino restasse sino all’alba a chiacchierare con “i grandi” e che condividesse la sua camera con lo Sconcio, un caro amico del padre che delle feste faceva la sua arte primaria, e Damigella di Numidia una specie di uccello in via di estinzione. Ma la vita non è solamente bere e ballare sino all’alba: la vita è fatta di tante cose molto noiose, come le tasse e le malattie, che arrivano proprio quando tu sei in aria, eseguendo l’ultimo passo di danza per Mister Bojangles.

Chi è senza peccato di Jane Harper
In una piccola comunità dell'outback australiano, apparentemente senza motivo, Luke Harder uccide la moglie e il figlio prima di suicidarsi. Quando Aaron Falk, detective della polizia federale e vecchio amico di Luke, ritorna in città per il funerale, i genitori di Luke gli chiedono di indagare. All'inizio Falk è riluttante, non vuole confrontarsi con gli abitanti di Kiewarra che lo avevano respinto vent'anni prima. Ma iniziando a indagare, cominciano a sorgere in lui dei dubbi su questo caso: Aaron si trova faccia a faccia con vecchie e nuove ferite e con un segreto, che lui e Luke condividevano e ora rischia di tornare a galla.




Turno di notte : lo strano caso del Fatebenesorelle di Giovanna Zucca
Una nuova indagine per il commissario Loperfido e la sua giovane assistente Luana Esposito. La coppia, sempre sul punto di scoppiare per il travagliato legame sentimentale che li unisce e per le consuete divergenze di natura investigativa al lavoro, deve scoprire cos’è successo a un’infermiera misteriosamente scomparsa al termine del suo turno pomeridiano al Policlinico Fatebenesorelle di Padova. Stefania Cantalamessa non è tornata a casa per via di una storia d’amore clandestina o qualcuno ha deciso di farla sparire per coprire azioni illecite praticate all’interno dell’ospedale? I piccoli e grandi segreti della provincia italiana sono al centro del romanzo di Giovanna Zucca che stavolta concentra la sua attenzione su quanto accade dietro le quinte e nei corridoi di un prestigioso nosocomio, dove sogni di carriera di medici senza scrupoli si intrecciano alla malizia di giovani infermiere e loro colleghe in età, sempre a caccia di avventure.




La catena d'unione : contributi per una storia della massoneria di Gian Mario Cazzaniga
L’autore presenta trentuno saggi con cui delinea una storia generale della massoneria e di altre società riservate ad essa correlate (Carboneria, Fratelli Cacciatori, Cavalieri del Lavoro). Il volume è diviso per sezioni tematico-cronologiche, così da riassumerne una storia dagli inizi al primo Novecento: origini della Massoneria, massoneria e illuminismo, massoneria e università a Pisa, massoneria e rivoluzioni moderne, massoneria e risorgimento, massoneria e movimento operaio. In questi studi la massoneria viene vista come momento della fioritura dell’associazionismo volontario nel XVIII secolo, dunque come espressione del fenomeno costitutivo della modernità: l’invenzione del legame sociale e l’affermarsi di una visione della comunità umana come processo di autopoiesi. La catena d’unione, simbolo di fraternità universale nonché legame che unisce fra loro ritualmente i membri di una loggia e idealmente tutti i massoni sparsi per il mondo, ne è conferma. Troviamo presenze muratorie nell’associazionismo volontario dalle compagnie teatrali alle unioni sindacali fino alle istituzioni militari. Questo volume, corredato di un inserto iconografico e di un ampio indice dei nomi, cerca ora di delinearne una storia che sia inserita nella vita culturale e sociale dei tempi moderni.





Rap : una storia italiana di Paola Zukar

Cosa è successo dal 2006 al 2016? Il rap italiano è uscito dai circuiti underground per approdare al grande pubblico. Dietro a questa trasformazione c’è il nome di una donna capace di interpretare le regole di un gioco fatto prevalentemente da uomini: Paola Zukar. Classe 1968, Paola Zukar è presente sulla scena rap dagli anni Novanta. Inizia con progetti indipendenti come «Aelle», rivista specializzata sulla cultura hip hop, passando per una serie di collaborazioni in campo discografico come Universal Italia. Nel 2005 nasce Big Picture Management che produce artisti come Fabri Fibra, Marracash e Clementino. Oggi, oltre al ruolo di manager, collabora con diverse case discografiche come consulente artistica. In questo libro si ripercorre l’esperienza personale di Paola e il percorso umano e artistico che l’ha portata a trasformare la sua passione in una professione.



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