Berlino ultimo atto di Heinz Rein
Pubblicato
una prima volta nel 1947, Berlino ultimo atto è una inedita e letteraria
testimonianza delle ultime drammatiche settimane della Germania nazista.
Scritto a ridosso degli avvenimenti, completamente immerso nell’atmosfera
tragica della dissoluzione, il romanzo incontrò immediatamente un grande
successo, per poi essere dimenticato nei decenni successivi. Ripubblicato
l’anno scorso, è diventato un caso editoriale e viene adesso tradotto
all’estero per la prima volta. Nell’aprile del 1945, mentre le bombe cadono
sulla capitale, l’agonizzante regime nazista gioca le sue ultime carte. Gli
uomini delle SS e della Gestapo continuano imperterriti la loro opera,
rastrellando ebrei, dissidenti, disertori, cercando tra i rifugiati e
setacciando le unità in via di disfacimento dell’esercito tedesco. Nella città
in preda al caos un giovane soldato cerca un rifugio dove nascondersi per
sfuggire all’ultima chiamata, un sindacalista organizza atti di sabotaggio per
accelerare la fine del conflitto, un medico aiuta chi è entrato in
clandestinità. Mentre in un bar dall’apparenza rispettabile si svolgono di
nascosto gli incontri della resistenza, violentemente osteggiata dalle SS.
Heinz Rein
(pseudonimo di Reinhard Andermann, Berlino 1906 - Baden Baden 1991),
giornalista sportivo agli inizi della sua attività, con l’avvento del nazismo
subì il divieto di scrittura e periodi di detenzione e internamento.
Nessun commento:
Posta un commento