lunedì 8 maggio 2017

Ermanno Stradelli: un grande esploratore

dimenticato, a cura di Corrado Truffelli

Ermanno Stradelli nacque a Borgotaro (Parma) nel 1852. Dopo aver compiuto studi di Legge a Pisa, nel 1879 salpò da Bordeaux alla volta del Brasile per raggiungere Manaus, sulle rive del Rio Negro, uno dei grandi fiumi amazzonici che percorse a bordo delle canoe degli indios, nel cavo delle quali custodiva la farmacia portatile, gli strumenti topografici, le casse per raccogliere materiali ornitologici ed entomologici: tutto ciò che gli serviva per studiare la vita delle tribù indigene.
Stradelli - da noi dimenticato - è ritenuto in Sudamerica un grande pioniere dell'approccio rispettoso e privo di pregiudizi etnocentrici verso i popoli indigeni, dai quali era stimato al punto d'avere accesso alle loro terre anche durante le rivolte causate da missionari profanatori di culti locali, militari e commercianti senza scrupoli. Fu nel Vaupés a più riprese tra il 1881 e il 1891; decise poi di naturalizzarsi brasiliano e visse nell'Amazzonia nordoccidentale fino alla morte per lebbra nel 1926, lasciando importanti relazioni geografiche ed etnografiche sul mondo che amava.

Questo volume, corredato dai suoi disegni, dalle sue fotografie e dalla riproduzione di alcuni cimeli da lui raccolti, spera di contribuire al recupero della sua memoria, la memoria di un uomo, "il figlio del Grande Serpente" - così era chiamato dalle popolazioni indigene -, che all'Amazzonia dedicò la vita, con grande passione, profonda empatia e lungimirante capacità di analisi. Dopo un breve cenno biografico, il volume offre al lettore una vasta antologia dei suoi scritti: Eiara, leggenda in forma poetica; una selezione delle cronache dei viaggi lungo i grandi fiumi che privilegia le descrizioni degli ambienti naturali, delle incisioni rupestri e dei costumi; la lunga e complessa Leggenda delijurupary e le Leggende del Taria. Le Duas lendas amazonicas, dedicate a personaggi-simbolo, pubblicate nel 1900 in portoghese e in forma poetica, sono tradotte in italiano. L'ultimo capitolo riferisce delle lunghe e tenaci ricerche sulle lingue delle tribù amazzoniche e comprende gli Appunti di lingua Tamo o Guahibo e la Nota preliminare al Dizionario Nheengatu-Italiano e Italiano-Nheengatu, ultima fatica di Stradelli, completata nel 1922, finora inedita.



La figura del conte Ermanno Stradelli viene recuperata da Danilo Manera nel libro

Yurupari. I flauti dell'anaconda celeste: sulle orme del grande esploratore l’autore compie un avventuroso percorso alla radice del mito, naviga sulle acque color caffè tra le pioggerelline tropicali e l’incendio dei tramonti…

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