Il selfie del mondo : indagine sull'età del turismo di Marco D'Eramo
Il turismo è un’industria importante: muove persone e capitali, impone
infrastrutture, ridisegna l’architettura e la topografia delle città. Partendo
da questa considerazione Marco d’Eramo s’interroga su un fenomeno tanto diffuso
quanto complesso. Perché guardiamo con sufficienza chi si scatta un selfie
davanti alla Torre di Pisa, attribuendogli lo stereotipo del turista? Siamo
così diversi da quel turista quando andiamo in vacanza a Parigi o a New York,
sentendoci dei viaggiatori mentre ci affanniamo a visitare tutti i monumenti “imperdibili”?
Non sarà forse del tutto aleatoria la differenza tra turista e viaggiatore, in
un mondo nel quale l’esistenza di ciascuno è dettata dal ritmo del capitale e
del lavoro? Per rispondere, d’Eramo ripercorre le origini del fenomeno
turistico, osservandone l’evoluzione fino ai giorni nostri. La nascita dell’età
del turismo rivive attraverso le voci dei primi grandi globetrotter, a partire
da Francis Bacon, passando per Samuel Johnson, fino a Gobineau e Mark Twain e
arriva all’industria turistica, un sistema globale nel quale i turisti
costituiscono il mercato e le città, da Firenze a Pechino o Las Vegas, entrano
in competizione per conquistarsene una fetta. In fondo, quello del turismo è il
problema della modernità: in ogni momento della nostra vita siamo alla ricerca
di un’autenticità che la nostra stessa ricerca rende irraggiungibile,
inautentica. Con un percorso che si sviluppa su tutto il mappamondo, d’Eramo
smaschera la dialettica del nostro tempo e getta luce sul significato del
fenomeno del turismo nella nostra esistenza sociale.
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