La sua
signora : taccuino di Leo Longanesi
Un classico di Leo Longanesi, un
«taccuino» in cui il genio di Leo Longanesi si esprime nella forma che più gli
era congeniale: epigrammi, frammenti, osservazioni, sarcasmi, poesiole,
caricature.
In La sua signora, pubblicato postumo nel 1957, riecheggia
l’impareggiabile arte di conversatore di Leo Longanesi e a poco a poco si
delinea l’immagine di un paese conformista, mammista, retorico e cattolico,
vanaglorioso e disposto, sempre, alla lacrima e al compromesso, alla
strombazzata e alla frode fiscale. Insomma, oggi come ieri, «alla manutenzione,
l’Italia preferisce l’inaugurazione»; e in quest’Italia piena di magagne
l’autore si scopre, senza rimedio, italiano fino all’osso. Proprio questo
conferisce alle sue battute tanto mordente e, in fondo, tanta malinconia e un
senso amaro di dissociazione e d’insofferenza, sotto la veste scintillante e
lieve del gioco di parole, del motto arguto.
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