mercoledì 31 maggio 2017

Memoria di ragazza di Annie Ernaux


Estate 1958: «un’estate senza particolari anomalie meteorologiche, quella del ritorno del generale De Gaulle, del franco pesante e di una nuova Repubblica, di Pelé campione del mondo di calcio, di Charly Gaul vincitore del Tour de France e della canzone di Dalida Mon histoire c’est l’histoire d’un amour». Per la prima volta lontana dalla famiglia, educatrice in una colonia di vacanze, una diciottenne scopre se stessa: l’amore, il sesso, il giudizio degli altri, la fatica di essere giovani, la sete di libertà. Tra la luce delle foto di quel tempo e il buio dei ricordi rifiutati, Annie Ernaux rivive l’età di passaggio che la trasformò in donna e in scrittrice, interrogandosi sui pensieri, le aspettative, le ritrosie (senza tralasciare i disturbi alimentari e le angosce della fertilità) della «ragazza del ’58». Memoria di ragazza traduce in una sequenza di scene isolate che scardinano la fallace prospettiva della ricostruzione storica, per dare spazio a una necessità – cioè all’incontro tra volontà e bisogno di esporsi sulla pagina come su una lastra – libera da qualsiasi apologia dei sentimenti che non sia raggiunta dall’ambiguo sconforto di «esplorare il baratro tra la sconcertante realtà di ciò che accade nel momento in cui accade e la strana irrealtà che, anni dopo, ammanta ciò che è accaduto».

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