mercoledì 12 luglio 2017

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L' uomo senza passato di Aki Kaurismaki


Ci sono libri scritti da sognatori. Libri come L’uomo senza passato che, pagina dopo pagina, raccontano    storie  memorabili, illuminate di tenerezza e di humour. Dopo un’aggressione in cui ha perso la memoria, M si ritrova a vivere nella povertà estrema della periferia di Helsinki. Solo e malandato, incontra solidarietà e accoglienza in una comunità di senzatetto che vivono nella baraccopoli di container vicino al porto. Con la sua incantevole vena  surreale, rassegnato  e ottimista, Kaurismäki dà vita a un’umanità ricca di dignità e di spirito quanto povera di beni materiali. Diseredati moderni, ironici e stravaganti, i personaggi di questo libro sembrano emergere da un altro tempo: la dolce e silenziosa  Irma i volontari dell’Esercito della Salvezza,   il   rapinatore gentiluomo che ruba per   dare  agli ex dipendenti, il poliziotto affittacamere e il suo “feroce” cane  Hannibal,  la  scalcinata  rock band di   quartiere. E mentre parte un nostalgico tango finlandese,Kaurismäki sembra dire che dimenticare il passato può essere a volte l’inizio di una rinascita. Intanto M, giorno dopo giorno coraggiosamente, scopre la libertà, l'amicizia e il tenero amore per Irma. Una  favola contemporanea, divertente e malinconica, sulle  vie sorprendenti che può prendere la vita.

Harjunpaa e il figlio del poliziotto di Matti Yrjana Joensuu 
Mikael è poco più che un bambino, ma una rabbia senza nome ha eroso la sua infanzia. Leo nasconde gli occhi sotto un cappello da becchino, e il corpo ossuto in un giubbotto di cuoio. In una nottata alcolica, sotto le luci anonime e sintetiche di un centro commerciale, Leo e Mikael uccidono  un uomo picchiandolo con inaudita violenza. Legati dall’enormità del loro atto, mentre incalza rapidamente il momento di pagare  per quel crimine, scelgono una fuga irrazionale, nell’indifferenza di Helsinki, stolida e glaciale. Il piccolo Mikael è il figlio di un poliziotto. Forse con un’altra madre, lontano dalla violenza di suo padre, avrebbe potuto essere diverso. Forse non si sarebbe mai perduto. Ma chi può dirlo? È questa la cosa più atroce per Timo Harjunpää, l’ispettore sulle tracce dei giovani assassini: lo spreco insensato di una vita buttata via al suo inizio. Arriva dalla Finlandia questo   romanzo

– quasi un romanzo di formazione criminale – capace di uno sguardo intimo e ravvicinato. Joensuu sembra rifiutarsi di indicare vittime e carnefici, affrescando un quadro in cui i confini morali sono necessariamente incerti, sfumati, come le ombre di un pallido sole di mezzanotte, come il confine tra l’infanzia e l’età in cui un individuo può dirsi colpevole.

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