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L'
uomo senza passato di Aki
Kaurismaki
Ci
sono libri scritti da sognatori. Libri come L’uomo senza passato
che, pagina dopo pagina, raccontano storie
memorabili, illuminate di tenerezza e di humour. Dopo un’aggressione
in cui ha perso la memoria, M si ritrova a vivere nella povertà
estrema della periferia di Helsinki. Solo e malandato,
incontra solidarietà e accoglienza in una comunità di senzatetto
che vivono nella baraccopoli di container vicino al porto. Con la sua
incantevole vena surreale, rassegnato e ottimista,
Kaurismäki dà vita a un’umanità ricca di dignità e di spirito
quanto povera di beni materiali. Diseredati moderni, ironici e
stravaganti, i personaggi di questo libro sembrano emergere da un
altro tempo: la dolce e silenziosa Irma i volontari
dell’Esercito della Salvezza, il rapinatore
gentiluomo che ruba per dare agli ex dipendenti,
il poliziotto affittacamere e il suo “feroce” cane
Hannibal, la scalcinata rock band di
quartiere. E mentre parte un nostalgico tango
finlandese,Kaurismäki sembra dire che dimenticare il passato può
essere a volte l’inizio di una rinascita. Intanto M, giorno dopo
giorno coraggiosamente, scopre la libertà, l'amicizia e il tenero
amore per Irma. Una favola contemporanea, divertente e
malinconica, sulle vie sorprendenti che può prendere la vita.
Harjunpaa e il figlio del poliziotto di Matti Yrjana
Joensuu
Mikael è poco più che un bambino,
ma una rabbia senza nome ha eroso la sua
infanzia. Leo nasconde gli occhi
sotto un cappello da becchino, e il corpo ossuto in un giubbotto di cuoio. In una nottata alcolica, sotto le luci anonime e sintetiche di un centro
commerciale, Leo e Mikael
uccidono un uomo picchiandolo con
inaudita violenza. Legati dall’enormità del
loro atto, mentre incalza rapidamente il momento di pagare per quel crimine, scelgono una fuga
irrazionale, nell’indifferenza di Helsinki, stolida e glaciale.
Il piccolo Mikael è il figlio di un
poliziotto. Forse con un’altra madre, lontano dalla violenza di suo padre, avrebbe potuto essere diverso. Forse non si sarebbe mai
perduto. Ma chi può dirlo? È questa
la cosa più atroce per Timo Harjunpää, l’ispettore sulle tracce dei giovani
assassini: lo spreco insensato di una
vita buttata via al suo inizio.
Arriva dalla Finlandia questo romanzo
– quasi un romanzo di formazione
criminale – capace di uno sguardo
intimo e ravvicinato. Joensuu sembra rifiutarsi di indicare vittime e
carnefici, affrescando un quadro in cui i confini morali sono
necessariamente incerti, sfumati, come le ombre di un pallido sole di
mezzanotte, come il confine tra l’infanzia e l’età in cui un individuo può dirsi colpevole.
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