Atlante
leggendario delle strade d'Islanda, a cura di Jón R. Hjálmarsson
Jón R. Hjálmarsson è uno studioso di miti e leggende islandesi,
oltre che essere stato professore e preside scolastico per molti anni; l’idea
di raccogliere le storie della tradizione islandese deriva dal fatto che, per
il professor Hjálmarsson, i racconti
popolari sono una parte importante della cultura del proprio Paese. Le
strade in Islanda sono poche e molte sono decisamente impervie da percorrere,
ma c’è una strada ad anello che segue il perimetro dell’isola e tocca quasi
tutte le principali attrattive; si chiama statale n.1. Per presentare ai lettori le leggende popolari
della tradizione islandese, il professor Hjálmarsson ha avuto un’idea geniale: un viaggio immaginario attraverso sessanta
leggende lungo la statale n.1. Il professore ha geograficamente
suddiviso l’isola in sei porzioni e per ognuna di queste ha scelto e raccontato
storie che, in qualche caso, hanno almeno un fondo di verità. Le leggende sono
introdotte da un breve commento del
professore per spiegare il contesto storico, culturale o geografico. Così chi legge si immerge totalmente nella magia e nella
mitologia islandese: vi si trovano troll e trollesse malvagi
che tentano di uccidere gli uomini; prelati che praticano esorcismi e magie
tanto potenti da fermare le eruzioni vulcaniche; sacerdoti che duellano in
versi con i demoni; uomini che vengono tramutati in animali e animali che
salvano gli uomini; eserciti fantasma delle grandi pianure centrali, spiriti
che nascondono i tesori sotto le cascate; mostri che emergono dalle profondità
della terra o delle acque, pronti a ghermire anime buone. In ognuna delle
sessanta leggende vi è la contrapposizione tra il bene e il male, e non sempre il finale vede vincere le
forze buone.
Alcune
storie spiegano in modo fantasioso la formazione di determinati paesaggi
dell’isola, come la formazione della spaccatura dell’Ásbyrgi, nell’Islanda settentrionale: si dice che a creare quella
profonda incisione nella crosta terrestre sia stata niente meno che la
pressione dello zoccolo di Sleipnir, il cavallo di Odino. Un’altra bellissima
leggenda fornisce le istruzioni per realizzare tre desideri sulla montagna sacra di Helgafel, nella penisola di Snæfellsnes, nell’Islanda
Occidentale.
“Ancora oggi è diffusa la credenza che salendo in cima a Helgafell
sia possibile vedersi esaudire tre desideri. Secondo gli esperti, il metodo
prevede quanto segue: partire dalla tomba di Guðrún Ósvífursdóttir e salire
verso la vetta; non guardarsi mai indietro né pronunciare una sola parola
durante il tragitto; una volta raggiunta la cima, fermarsi davanti ai ruderi
della cappella, voltarsi verso est e formulare mentalmente i tre desideri”
Un atlante sui generis e una guida di viaggio
alternativa per percorrere (di persona o con l’immaginazione) le strade
d’Islanda
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