La svergolata Milano di
Carlo Emilio Gadda di Lucia Lo Marco
Milano è la città in cui Carlo
Emilio Gadda nasce e vive fino agli anni Quaranta. Quella che Lucia Lo Marco
esplora in questo documentato studio è una Milano vista come carattere, come
narrazione, come espressione letteraria. Lo Marco non traccia una topografia
della Milano gaddiana, sceglie invece di articolare il suo libro nell’arco di
una giornata, rintracciando nei testi di Gadda le descrizioni del risveglio
milanese, dell’operosità diurna, dei fasti del pranzo, degli svaghi e della
quiete notturna.
“Avevo gli occhi di fuori, alla sera: sui tegoli e sui comignoli della
mia svergolata Milano; tra i camini e i fili e i pali sbirolenti dei tetti
arrossati dal tramonto caldo del luglio, o, poi, del settembre: o nell’ombre,
giù, tra le viventi, cicalanti immagini di alcuni «terrazzini» più prossimi, o
lungo le ringhiere dei terrazzi sui tetti: vicini, lontani, fino al lontano tramonto.”
Il saggio diviene una sorta di
macchina del tempo che trasporta chi legge in una Milano vista attraverso le
lenti dello scrittore, lenti che possono deformare, ingigantire, sminuire,
ridicolizzare e esaltare le caratteristiche della città. I testi, presi da
articoli, elzeviri, racconti, ci immergono nello sguardo di Gadda, nella sua
osservazione degli abitanti, della società, della cucina, delle architetture,
degli ideali, dei vizi e dei pregi che grondano dalle nebbie mattutine e
sembrano dissiparsi nelle lunghe sere.
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