venerdì 11 agosto 2017

Bernard Berenson : da Boston a Firenze di Rachel Cohen

La vita di Berenson (1865-1959) viene ripercorsa in ogni dettaglio, dall’oscura nascita in Lituania alla formazione americana, dai viaggi di studio alle pubblicazioni, dalle lucrose attività commerciali legate all’attribuzionismo alla fastosa residenza in Italia. Ma vengono messi in luce anche aspetti particolari: ad esempio, il serrato (e spesso complesso) rapporto che lo studioso ebbe con le donne. L’esistenza di Berenson è stata effettivamente costellata di presenza femminili, dalle sorelle Senda e Bessie alla mecenate Isabella Stewart Gardner, dalla compagna e moglie Mary Smith Costelloe all’amante Belle de Costa Greene (la bibliotecaria di J. P. Morgan), dall’amica scrittrice Edith Wharton alla collaboratrice e ultima compagna Nicky Mariano (bibliotecaria e angelo custode negli ultimi anni di vita). Le donne di Berenson hanno lasciato molte testimonianze sulla vita quotidiana dello studioso in grado di comporre un ritratto forse più completo e certamente più sincero del grande e complicato personaggio.


Il suo vero nome era Bernard Valvrojenski, di religione ebraica; emigrò con la famiglia a Boston nel 1875 assumendo il cognome Berenson. Sua intenzione, ben determinata, era quella di non languire nella frustrazione del padre, che pur con velleità intellettuali, era finito venditore di pentole porta a porta. Sul suo futuro era ben determinato, sapeva di avere in sé le stigmate del successo con tre obiettivi irrinunciabili: passare la vita ad osservare l’arte, arricchirsi e diventare scrittore. La sua fortuna dipese soprattutto dalle donne: Isabella Stewart Gardner e Mary Smith Costelloe che lo finanziarono senza risparmio, proteggendolo in ogni modo.  Visitò tutta l’Europa, divenendo un leader del mercato artistico. Quasi cinquantenne  conobbe Edith Wharton e con lei intrecciò un profondo legame, eccezionalmente, d’amicizia. Un ultimo amore fu invece con Nicky Mariano che fu il suo angelo custode per gli ultimi quarant’anni di vita. Divenuto il portentoso conoscitore dello stile degli antichi maestri, sopravvissuto alla guerra e all’occupazione tedesca, terminerà i suoi giorni, novantaquattrenne, nella splendida bellezza della sua villa nei colli fiorentini, ma con l’amara consapevolezza di aver messo il suo prestigio al servizio dei grandi mercanti.

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