venerdì 25 agosto 2017

I pensieri oziosi di un ozioso : libro per un'oziosa vacanza di Jerome Klapka Jerome


“Al giorno d’oggi i lettori pretendono che un libro corregga, istruisca ed elevi. Questo mio libro non eleverebbe una mucca. Posso solo suggerirvi, quando sarete stufi di leggere “i cento libri più belli”, di prendere in mano questo, per una mezz’oretta. Sarà un diversivo.”

Dall’autore di "Tre uomini in barca", un vero gioiello dimenticato nella produzione letteraria di Jerome. Dedicato alla sua inseparabile compagnia di ozi, la pipa, "Pensieri oziosi di un ozioso" è una raccolta di quattordici brevi saggi, articoli e pensieri sparsi, in cui l’umorismo e la satira proverbiali di Jerome affrontano i temi più variegati e diversi, sempre colti da una visuale ironica e dissacrante capace di sintetizzare i grandi vizi e le piccole virtù della moderna borghesia europea. Dall’amore alla malinconia passando per cani, gatti, appartamenti, vanità, pigrizia, timidezza e soldi, tutti temi trattati con leggerezza e profondità, Jerome riesce a far sorridere e a far riflettere allo stesso tempo.
 “La pigrizia è sempre stato il mio cavallo di battaglia. Ma non mi vanto di ciò... è un dono di natura. Sono in pochi a possederlo. C’è una gran quantità di pigri, ci sono mascalzoni a bizzeffe, ma un ozioso genuino è una rarità. Non è il tipo che se ne va in giro con le mani in tasca. Al contrario, la sua più sorprendente caratteristica sta nel fatto che è sempre vorticosamente indaffarato. Infatti è impossibile godere della pigrizia fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere. Non è affatto divertente non far nulla quando non si ha nulla da fare. Perdere tempo diventa allora una mera occupazione, e un’occupazione tra le più affaticanti. L’ozio, come i baci, per esser dolce deve essere rubato.”
“Indubbiamente la presunzione è la cura più efficace per la timidezza. Quando comincia a farsi strada in voi l’idea che siete di gran lunga più intelligente di tutti gli altri abitanti della terra, il pudore si scandalizza e vi abbandona. Quando riuscite a stare in una stanza piena di gente pensando che ciascuno dei presenti è, intellettualmente, un poppante al vostro confronto, non vi sentirete più timido di quanto lo sareste in una compagnia di gazze o di orangutan. La presunzione è la migliore armatura che l’uomo possa indossare.”

“Eh sì! Noi possiamo fare i sentimentali quando vogliamo, ma è lo stomaco la vera sede della felicità a questo mondo. La cucina è il tempio supremo dove noi preghiamo, il suo fuoco urlante è la nostra fiamma vestale, il cuoco il nostro sommo sacerdote. È un mago potente e gentile. Egli placa tutti i dolori e tutte le pene. Scaccia ogni odio e rallegra ogni amore. Il nostro Dio è grande, e il cuoco è il suo profeta. Mangiamo, beviamo e stiamo allegri.

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