venerdì 25 agosto 2017

Nessuna voce dentro : un'estate a Berlino Ovest di Massimo Zamboni


Da Reggio Emilia in autostop fino alla capitale tedesca. E’ il 1981 e Massimo Zamboni ha ventiquattro anni: più che scappare dalla provincia è alla ricerca di sé. Come ogni ragazzo, di ogni epoca. Berlino, in quella lunga estate, sembra infatti la città dei giovani, e della musica, della voglia di futuro, delle case occupate, un mix irripetibile di intensità e fragilità. E poi c’è il Muro. Entra in scena sommessamente, quasi soffocato dalla vitalità dell’esperienza cittadina, per poi impadronirsi dello spazio e del senso rivelandosi come autentico co-protagonista del racconto. Nella girandola di situazioni, tra i giorni a servire ai tavoli di un ristorante italiano e le notti a inseguire il locale più underground, si fa strada la consapevolezza che sia pressoché impossibile uscire dal proprio guscio identitario. Non si può sempre camminare nelle scarpe degli altri, frequentando le loro avventure. Forse non resta che ripartire. Ma proprio sulla pista di uno di quei locali berlinesi, avviene un inspiegabile e imprevedibile riconoscimento. Due ragazzi di Reggio Emilia, amici in comune e stesse militanze alle spalle, si incontrano per la prima volta. E da quell'incontro deflagrante nascerà poi uno dei gruppi ancora oggi più amati del panorama musicale italiano, CCCP Fedeli alla linea.

Nessun commento:

Posta un commento