Regni dimenticati : viaggio nelle religioni
minacciate del Medio Oriente di Gerard Russell
Mentre abbiamo negli occhi le
immagini dello sterminio dei cristiani assiri, o della distruzione dei templi
di Palmira, Russell ci racconta di un altro Medio Oriente, una terra di
straordinaria diversità religiosa e di scambi fecondi tra culture, e di un altro
islam, una civiltà che in passato ha saputo esprimere grande tolleranza verso i
culti religiosi pagani – assai più dell'Europa cristiana. Russell ci introduce
a fedi orgogliose e millenarie – progressivamente stritolate dai blocchi
contrapposti delle «grandi religioni mondiali» –, a fedi esotiche e talvolta
esoteriche le cui radici affondano nella remota antichità mesopotamica della
regione e le cui storie si intrecciano con l'Egitto dei faraoni e con il tempio
di Gerusalemme, con i magi persiani e con le falangi macedoni. E ci porta a
scoprire l'adorazione dei pavoni e il culto dei filosofi greci, la fede nella
reincarnazione e la credenza negli influssi planetari, pratiche stregonesche e
attese messianiche. Ma dei gruppi religiosi qui descritti – yazidi e mandei,
drusi e zoroastriani, copti e samaritani e altri ancora – non si parla solo al
passato: cacciati dalle proprie case, in fuga da guerre e persecuzioni, nei
paesi ospitanti si trovano ad affrontare sfide e ostacoli inediti per salvare
dall'oblio le tradizioni ancestrali di cui sono gli ultimi eredi.
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