lunedì 29 maggio 2017


Donne di Eduardo Galeano


Nel suo ultimo libro, Eduardo Galeanoha voluto raccontare le donne: donne da ricordare per il loro talento, per il coraggio con cui si sono addossate il peso di una causa, per la fierezza delle loro risposte al potere. In questa galleria di ritratti, fugaci e intensi, compaiono centocinquanta figure femminili: Frida Kahlo, Emily Dickinson, Marie Curie, Rosa Luxemburg, … e ancora guerrigliere, streghe e sante il cui nome è stato dimenticato. Ci sono le prostitute che, nella Patagonia argentina, si negarono ai militari che avevano represso uno sciopero di braccianti. Ci sono Rigoberta Menchù, Nobel per la pace e voce del popolo maya sterminato dal governo del Guatemala, e le madri di Plaza de Mayo, “coro greco di un'antica tragedia” ritratte mentre fissano l'ambasciatore della dittatura argentina che prende l'ostia in una chiesa di Madrid, un esercito silenzioso che combatte con sguardi che non perdonano. Incontriamo donne che si sono fatte strada a fatica come la poetessa Alfonsina Storni, donne meno conosciute ma che hanno fatto tremare le impalcature patriarcali come Susan Anthony che nel 1873 viene condannata perché si era avvalsa del diritto di voto, o come Elisa e Marcela che si sposarono travestendosi da coppia uomo/donna nel 1901, costrette alla fuga per lo scandalo. E poi Trotula, medichessa della scuola salernitana mentre porge ascolto, erbe e massaggi alle donne, in tempi in cui il coltello e la chirurgia erano la moda. E ancora Juana Manso che nella metà dell'Ottocento fondò scuole laiche e miste, biblioteche popolari e inaugurò, con i suoi scritti e con la sua biografia il divorzio e l'ipocrisia coniugale o come Manuela Leòn che nel 1872 venne fucilata dopo aver sobillato i villaggi dell'Ecuador a non pagare tributi.

E non solo donne di carne descrive Galeano, ma anche Dee, come Tlazolteotl, la luna messicana, unica dea del pantheon maschilista azteco, dea luna che proteggeva le partorienti e i semi delle piante, dea colpevole della perdizione degli uomini, come Pandora. 

Mescolando sulla pagina brevi racconti, frammenti di biografie, memorie, riflessioni e poesia, Galeano ricostruisce le battaglie delle donne alla conquista di nuovi spazi di libertà. E con la sua maestria di cantastorie e di artigiano del linguaggio compone un racconto che attraversa epoche e paesi e celebra la bellezza di esseri umani che hanno infranto le regole, superato la segregazione, violato le frontiere per difendere una dignità sempre precaria.

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