martedì 30 maggio 2017

La genesi del mondo contemporaneo : il crollo degli imperi coloniali, 1945-1965 di Michael Burleigh
Come è nato il mondo contemporaneo? Su quali macerie si è eretto? Quali profonde trasformazioni ne sono all’origine e vi lasciano tuttora il segno? Il celebre storico inglese Michael Burleigh mette al lavoro le sue notevoli qualità analitiche e la perspicacia nell’osservazione dei fatti per tracciare un potente resoconto dei conflitti che sono seguiti al crollo degli imperi coloniali occidentali. Nel ventennio successivo alla Seconda guerra mondiale il processo di decolonizzazione ha infatti aperto la strada a una serie di feroci lotte per il potere – in Africa, Asia e nel Medio Oriente – le cui sanguinarie conseguenze ci perseguitano ancora. Per capirne le ragioni questo libro ci conduce allora in un viaggio storico che spazia dalla Palestina al Pakistan, dall’Algeria a Cuba, dal Kenia all’Indocina. E, nel farlo, offre una nuova prospettiva sulla storia della metà del ventesimo secolo, obbligando il lettore a distogliere lo sguardo dalla Guerra fredda per rivolgerlo invece alle molte guerre calde, quelle “piccole guerre in luoghi lontani” che continuano però ad affliggerci. Il risultato è un’impressionante opera di storia che esamina la morte del colonialismo in modo appassionato, con intuizioni e genuina comprensione di che cosa significhi trovarsi nel mezzo del dominio della Realpolitik.





In India di Octavio Paz
Profondo conoscitore ed estimatore dell'India dove visse a lungo in qualità di diplomatico, Octavio Paz ne ripercorre la cultura millenaria, descrivendone la storia, le religioni, gli aspetti filosofici, sociali e artistici. Ne emerge un ritratto dell'India particolarmente vivo e ricco anche perché posto a confronto con i ricordi e le riflessioni sul Messico, patria del poeta. L'autore ci illustra, tra l'altro, il sistema delle caste, il concetto del karma, il monoteismo islamico e il politeismo induista, lo yoga, il buddismo.



Il militante di Alfredo Helman

Costretto alla fuga dal suo paese natio, l'Argentina, in quanto militante comunista, Alfredo Helman raccoglie in questo scritto la narrazione di una vita dedicata alla lotta politica. Sulla sua strada l'incontro con numerose personalità che hanno segnato la storia del ventesimo secolo: Fidel Castro, Mao Tze Tung, Zhou Enlai, Nikita Krusciov, Salvator Allende ed Enrico Berlinguer. E poi, Ernesto Che Guevara: il sogno condiviso di una revolucion Argentina sull'onda di quella cubana, i fervidi preparativi per compierla, l'addestramento alla guerriglia, la fine, sancita dalla morte dello stesso Che.

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