martedì 30 maggio 2017

Un'odissea partigiana : dalla Resistenza al manicomio di Mimmo Franzinelli e Nicola Graziano
A ridosso della Liberazione la magistratura processa centinaia di ex partigiani, accusati di reati commessi durante la lotta clandestina e nell’immediato dopoguerra. Sono perlopiù imputazioni per casi di “giustizia sommaria” contro persone sospettate di spionaggio o coinvolte nell’apparato repressivo fascista. Per molti imputati la strategia difensiva – impostata da Lelio Basso, Umberto Terracini e da altri avvocati  – punta a mitigare le pene con il riconoscimento della seminfermità mentale. Quando nel 1946 l’amnistia Togliatti apre le porte alla grande massa dei fascisti condannati o in attesa di giudizio, anche i partigiani beneficiano del provvedimento, dal quale è tuttavia esclusa la detenzione manicomiale. Ex partigiani perfettamente sani di mente devono dunque adattarsi alla detenzione in strutture dove gli internati non hanno diritti e sono sottoposti a quotidiane vessazioni. In alcuni casi la macchina manicomiale mina la salute mentale degli ex partigiani e li porta alla tomba anzitempo. Tornano finalmente alla luce – dai documenti inediti custoditi all’Opg di Aversa, dove i partigiani internati furono aiutati dal giovane attivista comunista Angelo Jacazzi – oscure vicende della lotta di liberazione e della guerra civile, affrontate dalla magistratura (passata indenne dal regime fascista a quello democratico) con estrema severità e quindi coperte dal velo dell’oblio, e si ripercorrono problematici itinerari individuali dentro le carceri e i manicomi. Una pagina sconosciuta della storia italiana nel secondo dopoguerra, fino a oggi.


La malinconia dei Crusich : romanzo di Gianfranco Calligarich

Quella dei Crusich è la storia vera di una numerosa famiglia vissuta l’intero arco del secolo scorso,  con due guerre mondiali, rivoluzioni, guerre civili e altri sconvolgenti avvenimenti  sotto i cicli della luna, a fare puntuale compagnia alla terra ruotante solitaria nell’universo.  Tutti i Crusich vivono nell’ombra di una tenace malinconia, una sorta di ineluttabile preventiva nostalgia della vita che rende le loro esistenze particolarmente avventurose e intense. Ombra che spinge il capostipite  a navigare per i mari nella vana ricerca di un introvabile altrove per approdare all’inizio del Novecento a Corfù dove metterà al mondo sei figli. Li seguiremo, soli o con le loro famiglie, in Italia durante l’acclamata nascita del fascismo, in Africa durante la fondazione di un breve e fragile Impero, in storiche battaglie su aspre montagne abissine, in campi di concentramento per lunghe prigionie sotto il sole dei deserti egiziani. E poi di nuovo in Italia, a Milano, durante la faticosa ricostruzione della città uscita dalle macerie del Secondo Grande Massacro Mondiale, a Roma nei movimentati, futili anni della Dolce Vita, in Sudamerica in cerca di vagheggiate fortune. Fino all’ultimo dei Crusich che si imbarcherà a sua volta per una navigazione solitaria lungo le coste della terraferma, i soli luoghi dove forse poter trovare, protetti dal mare e dalla luna, la perduta bellezza del mondo. Una storia di padri e figli che è insieme un’epica saga familiare e un romanzo storico del nostro tempo, narrata con una lingue lucida e travolgente.

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