Notre-Dame de Paris di Victor Hugo
Un classico senza tempo. Un
classico popolare. La grandiosa rivisitazione di una Parigi tardomedioevale in
cui si mescolano lo spettrale profilo della basilica di Notre-Dame, abitata dal
gobbo Quasimodo, e la notturna Corte dei Miracoli, dove risplende la bellezza
di Esmeralda. Come in un grande melodramma, forze del bene e forze del male si
scontrano facendo fulcro intorno all'attrazione, alla sensualità, all'innocenza
della bella zingara. Romanzo del diverso, del perverso e dell'amore
contrastato, Notre-Dame de Paris non ha mai smesso di sedurre l'immaginazione
di registi (memorabile il film del 1939 di William Dieterle, con Charles
Laughton nelle vesti di Quasimodo), musicisti (recentissimo è il musical di
grande successo di Riccardo Cocciante), e naturalmente quella dei lettori. "Hugo non dimentichiamolo, scrive
Notre-Dame a ventott'anni, nel 1830, e lo dà alle stampe l'anno dopo:
Notre-Dame ha della gioventù o della prima maturità gli entusiasmi della
scoperta, la foga dei messaggi." Goffredo Fofi
Olocausto
americano : la conquista del Nuovo Mondo di David E. Stannard
Dopo una prima parte dedicata alla ricostruzione delle
culture native delle Americhe prima del 1492, Stannard fornisce tutti gli
elementi di fatto necessari per capire la dimensione umana della distruzione
prodotta su scala continentale dalla violenza e dalla introduzione di malattie
mortali. Descrive poi il contesto ideologico e sociale di quelle che furono
eufemisticamente chiamate le 'guerre indiane' negli Stati Uniti per
interrogarsi infine sul razzismo e sul genocidio come componenti fondamentali e
non ancora superate della civiltà euro-americana. All'approfondita
ricostruzione storica si accompagna così un'appassionata riflessione che mette
nella sua giusta prospettiva più recenti olocausti.
Il
castello bianco : romanzo di Orhan
Pamuk
Il ventenne gentiluomo veneziano,
appassionato di astronomia e matematica, e l'astrologo turco si assomigliano
come fossero fratelli gemelli. Si guardano con sospetto ma per anni vivono a
stretto contatto impegnati nelle piú svariate ricerche scientifiche: studiano i
fuochi d'artificio, progettano orologi e discutono d'astronomia, biologia e
ingegneria. Insieme riescono a debellare un'epidemia di peste. Trascorrono
molto tempo raccontandosi la propria vita. Il sultano Maometto IV (1648-87)
affida loro la costruzione di una potente macchina da guerra, ma durante la
disastrosa guerra in Polonia il marchingegno non funziona. L'unione si spezza e
solo uno dei due «gemelli» tornerà in Turchia... Ma quale? Un romanzo che è
metafora del legame tra Oriente e Occidente.
Atene
1687 : Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone di Alessandro Marzo
Magno
In una calda sera di settembre, un
buon mese per terrorizzare i nemici, una bomba fa saltare in aria una
polveriera turca. L'esplosione è immane, blocchi di pietra scaraventati a
grande distanza, trecento morti, l'incendio che dura per giorni. I mortai della
coalizione cristiana guidata dal veneziano Francesco Morosini colpiscono il
simbolo più insigne dell'antichità classica: il Partenone, giunto quasi intatto
dai tempi di Pericle a quelli del re Sole. Dopo il 26 settembre 1687 il tempio,
ridotto a un cumulo di macerie pronte per il saccheggio, diventerà la camera
del tesoro con cui Lord Elgin farà risplendere il British Museum. I cristiani
avevano bisogno di una conquista simbolica per dimostrare agli islamici chi
fosse il padrone del mondo. Viene scelta Atene, ormai da un paio di secoli in
mano turca. Quattro anni prima gli ottomani erano stati respinti alle porte di
Vienna, ora sono in ritirata lungo le pianure danubiane, incalzati dagli
Asburgo, e le truppe della Serenissima si stanno appropriando di un pezzo di
Grecia. Ma piantare il leone di San Marco in cima all'Acropoli in realtà serve
a poco: i cristiani saranno costretti ad andarsene sei mesi più tardi,
lasciando per un altro secolo e mezzo in mano islamica la città più celebre
dell'antichità classica. Con Atene 1687 Alessandro Marzo Magno ripercorre le
fasi dell'assedio di Atene, tratteggia i volti dei protagonisti e il loro
stupore davanti al tempio distrutto.
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