lunedì 8 maggio 2017

Prima pagare poi ricordare : Fanciulli pazzi.
Tutta la storia di Filippo Scozzari




Bolognese purosangue, legato a doppio filo a quelle correnti che intendevano imporre un nuovo modo di concepire la cultura e l’arte (il fratello fu il fondatore della mitica Radio Alice, voce dei movimenti studenteschi di sinistra nella seconda metà degli anni Settanta), Scòzzari è stato uno dei fondatori di riviste di culto come “Cannibale” e “Frigidaire”. Assieme a lui, leggende assolute come Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Stefano Tamburini e Tanino Liberatore. Questa versione aggiornata di “Prima pagare, poi ricordare”, è al contempo excursus biografico e analisi critica di una precisa epoca storica. Scòzzari nel libro parte dalla sua giovinezza, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, fino a rievocare, indugiando in dettagli tanto minimi quanto rivelatori, la scena artistica di cui lui stesso era stato uno dei protagonisti. Al contempo, però, riflette su come quella generazione che voleva far saltare i banchi e le regole del gioco, fosse subito finita falcidiata dall’eroina. Tra le vittime, anche Tamburini e Pazienza. Scòzzari, se n’era mantenuto distante, trovando nella creatività la sua personale “addiction”. La splendida cover della nuova edizione di “Prima pagare, poi ricordare” è esemplificativa di come la pensasse in proposito. E di quanto dolore accompagna la memoria di quell’olocausto invisibile. “Il mio libro,” ha spiegato l’autore, col suo inconfondibile accento emiliano e la sua vena sagace, “non parla solo del movimento, ma possiede ben altre ambizioni. Il mio è il racconto della morte di un secolo, il Novecento, soffocato dall’idiozia e dalla stupidità.”

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