Prima pagare
poi ricordare : Fanciulli pazzi.
Tutta la
storia di Filippo
Scozzari
Bolognese
purosangue, legato a doppio filo a quelle correnti che intendevano imporre un
nuovo modo di concepire la cultura e l’arte (il fratello fu il fondatore della
mitica Radio Alice, voce dei movimenti studenteschi di sinistra nella seconda
metà degli anni Settanta), Scòzzari è stato uno dei fondatori di riviste di
culto come “Cannibale” e “Frigidaire”. Assieme a lui, leggende assolute come
Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Stefano Tamburini e Tanino Liberatore.
Questa versione aggiornata di “Prima
pagare, poi ricordare”, è al
contempo excursus biografico e
analisi critica di una precisa epoca storica. Scòzzari nel libro parte dalla
sua giovinezza, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, fino a rievocare,
indugiando in dettagli tanto minimi quanto rivelatori, la scena artistica di
cui lui stesso era stato uno dei protagonisti. Al contempo, però, riflette su
come quella generazione che voleva far saltare i banchi e le regole del gioco,
fosse subito finita falcidiata dall’eroina. Tra le vittime, anche Tamburini e
Pazienza. Scòzzari, se n’era mantenuto distante, trovando nella creatività la
sua personale “addiction”. La splendida cover della nuova edizione di “Prima
pagare, poi ricordare” è esemplificativa di come la pensasse in proposito. E di
quanto dolore accompagna la memoria di quell’olocausto invisibile. “Il mio libro,” ha spiegato l’autore,
col suo inconfondibile accento
emiliano e la sua vena sagace, “non parla
solo del movimento, ma possiede ben
altre ambizioni. Il mio è il racconto della morte di un secolo, il Novecento,
soffocato dall’idiozia e dalla stupidità.”
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