Il mio cane preferisce Tolstoj di Paolo Cioni
Adelmo
è il Grande Santini, un comedian che si è ritirato dalle scene e vive da solo
con il suo cane, il Piccolo Santini, nella vecchia casa di campagna dei
genitori. Nel suo momento di splendore ha goduto del successo portato dalla
radio, dalla televisione e poi dalle vendite del suo primo libro. Ma il
successo dà alla testa, esalta, sfinisce e quasi sempre corrompe. Così Adelmo,
dopo gli anni in cui si è
trascinato fra le meschinità del jet set culturale e
dello spettacolo, e dopo aver perso moltissimi amici e più di una moglie, è ora
pronto a espiare le sue colpe. Ed è a questo punto che riceve una lettera
minatoria. Impaurito e spiazzato - sorretto solo dal fedele amico Gilli,
fumettista squattrinato e generoso - non trova soluzione migliore del chiamare
in aiuto lo scrittore Livio Varani, che essendo un autore di gialli dovrebbe
essere esperto in queste faccende. Ma una minaccia di morte impone sempre un
bilancio, così il passato di Adelmo riaffiora, rispuntano passioni e odi
sepolti, tornano sulla scena nemici e vecchi colleghi, e soprattutto si
riaffaccia l'amore per Vera, ex moglie mai dimenticata, compagna e amica, che con
sé porta gioie, amarezze e segreti del passato.
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