Rose e cenere di James Purdy
Pubblicato per la prima volta nel 1967, e giudicato ai tempi
«troppo rivoluzionario», “Rose e cenere”
è una sfida lanciata al conformismo, alla morale, al perbenismo americano; una
sfida violentissima e valida oggi più che mai. Ambientato nella Chicago degli
anni Trenta, in un’epoca che ancora porta i segni della Grande Depressione e
attende con speranza i risultati del New Deal rooseveltiano, il romanzo
racconta i destini tragici di quattro diversi personaggi. Amos, decadente
cultore della poesia greca, legato alla madre da un rapporto morboso; Rueben,
miliardario alcolizzato sottomesso dalla personalità di una nonna invadente; e
Daniel, rude ex minatore di origine pellerossa, che ruotano attorno alla figura
centrale di Eustace Chisholm, omosessuale e poeta fallito. Eroi provvisori,
«senza qualità», segnati dalla provvisorietà sia morale che materiale. Lo
squarcio su un mondo orrorifico descritto senza fermarsi davanti a nulla, ma
con il linguaggio prezioso e creativo che ha fatto di James Purdy uno dei
maestri della prosa americana del Ventesimo secolo.
Nessun commento:
Posta un commento